Anno 2020 Covid-19

27-03-2020

Ci sono tante cose da dire forse troppe. Questo è il mio punto di vista. Inizialmente da scettico poi incredulo ed infine in casa, in attesa….

 

Nasce in Cina: Nessuno gli ha dato molto peso, fino a quando non parlano di una diffusione rapidissima… I numeri iniziano da subito ad essere importanti ed i media ci vanno a nozze… ma è la Cina… sono tanti loro… sono lontani...

Arriva in Italia: Il primo caso… 2 coniugi Cinesi in vacanza risultano positivi. Vengono ricoverati e si cerca di ricreare il Loro percorso, nella speranza di arginare subito il contagio. Al di là del fatto che poi siano migliorati, io non ne ho più sentito parlare. Da li a poco parte un focolaio nel Lodigiano. Il virus isolato risulta di origine tedesca. Poi ne parte un secondo nelle valli e così si diffonde in tutta la Bergamasca. E mentre in Lombardia colpisce in modo schiacciante, nel resto del mondo, (non solo in Italia) cresce e si diffonde in modo più subdolo. In modo più lento, ma pur sempre si diffonde. Ad oggi (18/03/2020) abbiamo i seguenti dati di contagio:

81.086 Cina, 31.506 Italia, 16.169 Iran, 11.826 Spagna, 9.360 Germania, 8.413 Korea (South), 7.695 Francia, 6.496 US, 2.700 Svizzera, 1.960 UK….

Quali sono le conseguenze? Gli ospedali del Bergamasco nel giro di poche ore ricevono una quantità di persone con crisi respiratorie talmente elevata che faticano a far fronte a questa ondata. Al momento a Treviglio nessuno dei pazienti entrati in terapia intensiva si è rimesso. Alcuni sono stati spostati in altre strutture per far fronte all’emergenza, altri sono morti.

Perché ci troviamo in difficoltà difronte a questa situazione?

Perché il personale è numericamente e strumentalmente adeguato alla routine. Un impianto sanitario adeguato (A volte le lunghe attese mi fanno pensare sia comunque inadeguato) alla “normalità” di tutti i giorni. Un compromesso tra costi e servizi offerti.

Leggendo la parola compromesso penso al compromesso di chiudere a metà. Hanno seguito dei protocolli? Immagino di sì. Ma se avessimo chiuso tutto e subito per 2 o 3 settimane?

Quali sarebbero state le Conseguenze?

Un danno economico incalcolabile sicuramente. Non che così vada meglio… Probabilmente meno morti. Ma sarà vero? Ci sarebbe stato un vero e proprio assalto ai supermercati con conseguente aumento di contagio. Ma comunque un piccolo assalto c’è stato e di conseguenza la diffusione del virus. E chi arrivava tardi di cosa campava per 2/3 settimane? Sarebbe passata la protezione civile di casa in casa a chiedere chi necessitava di generi di prima necessità? Non credo proprio. Se chiudo tutto non arrivano più rifornimenti ai supermercati. Fine dei giochi. Se lascio aperto i supermercati lascio aperte tutte quelle attività che li riforniscono.

Una parentesi vorrei aprirla sul caso mascherine fantasma... 830.000 mascherine chirurgiche in arrivo dalla Cina e destinate all’Italia ferme in Germania, dove la merce era in transito, dallo scorso 4 marzo. Lo denuncia la Dispotech di Gordona (Sondrio), che le aveva acquistate da un importatore tedesco per Protezione Civile e ospedali. Prima il prezioso carico è stato bloccato a seguito del veto del Governo tedesco di esportare mascherine e successivamente, con l’intervento di Api Lecco, ConfApi e delle Autorità italiane, è stato sbloccato, ma al momento nessuno in Germania la riesce a trovare!

 

Ma c’è via d’uscita?

L’unica plausibile è quella intrapresa? Rallentare come possibile il contagio in modo da darci il tempo di riorganizzarci? Di trovare una cura per gli infetti? Un vaccino per i sani?

“Forse” sì.

Siamo destinati a questo nuovo compagno che entrerà a far parte di noi rendendoci più forti ai suoi simili, ma nel contempo stesso lasciandoci con un vuoto incolmabile di amici, di parenti, di persone care. Ci lascerà un danno economico, una voragine

E in tutto questo il mondo continua a girare. Leggo la mail di un cliente che mi indica la data di inizio lavori allegando l’ordine… e mi sembra quasi surreale.

Poi leggo la mail degli sforzi ridicoli del governo per salvare l’economia. Sposto il pagamento dell’iva di 4 giorni… Ma non si saranno messi a ridere mentre lo pensavano? Questi non hanno ancora capito quanto il nostro prosperare è in simbiosi con il loro e continuano a pensare che soffocare le aziende con una tassazione così elevata sia la strada giusta. Molto probabilmente dopo questa situazione molte aziende già provate dalla recente crisi chiuderanno ed altre a causa della scarsa liquidità le seguiranno. Ma lo stato risponde garantendo prestiti… certo… prestiti che andranno onorati e che graveranno sulle nostre attività per gli anni a venire come una piaga che renderà la vita delle aziende se possibile ancora più dura e ardua!

E per concludere questa amara visione l’Europa unita dimostra come sia unita. “Io ho le macchine per la terapia intensiva e me le tengo. Io ho le mascherine e me le tengo. Io ho i medici e me li tengo. Devi passare sul mio territorio per commerciare i tuoi prodotti? Meglio di no.”

Possiamo biasimarli? Forse faremmo lo stesso… Non abbiamo forse cancellato i voli diretti tra Italia e Cina appena abbiamo viso la mal parata?

E poi ci sono gli uomini in prima linea. Uomini e donne che come tanti fanno il loro dovere in un sistema a volte castrante che non offre soddisfazioni. A contatto con persone poco riconoscenti per un lavoro che molti non farebbero. Oggi sono eroi anche se in realtà lo sono sempre stati. Non è forse un eroe l’infermiere che allevia il tuo dolore semplicemente portandoti un cuscino per farti stare più comodo quando non riesci nemmeno a muoverti? Eroi che salvano vite. La vita che è la cosa più preziosa. Il resto è oblio affidato ad un Dio che ci ricorda che tutte le sue creature hanno lo stesso diritto, che difronte a lui siamo tutti uguali, che Lui non fa sconti a nessuno. Che lui ama tutti.

Se questo virus quindi fosse una sua creatura ci si potrebbe chiedere: perchè? Perché ci sta punendo per la nostra sconsideratezza. Per il nostro vivere male. Per il Nostro essere così egoisti. Eppure siamo anche tanto caritatevoli. Eppure ci sono persone che danno la vita per gli altri. I medici rischiano ogni giorno di essere contagiati. Basta una disattenzione in un momento di stanchezza e la vita cambia per lui e per i sui cari. Così accadono le cose...

 

Cosa succederà ora? Con queste nuove restrizioni limiteremo il contagio e i casi diminuiranno. Questo non vuol dire che non ci ammaleremo. Significa soltanto che ritarderemo il problema...

Il tempo, ancora una volta, è il bene più prezioso. Ricordiamocelo quando questo passerà. Ricordiamoci di dedicare tempo alle persone care. Ricordiamoci di dedicare tempo a noi stessi. Ricordiamoci di dedicare tempo agli altri e di rispettare il prossimo che ci sta dedicando il suo tempo.

 

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